Un Nobel per i disabili

Il 9 ottobre 1997 Dario Fo vince il Premio Nobel per la letteratura.
Nella motivazione ufficiale il premio veniva esteso anche a Franca Rame per il suo ruolo fondamentale e l’Accademia di Svezia tra le altre cose scrisse che il premio veniva assegnato a Dario Fo, "figura preminente del teatro politico che, nella tradizione dei giullari medievali, ha fustigato il potere e riabilitato la dignità degli umiliati".
Un grande momento ... e anche un corposo assegno di 1.650.000.000 lire.
Che fare con questi denari? si chiede la coppia, c’è un sacco di gente che ha bisogno di soldi…
Franca e Dario decidono di devolvere l'intero ammontare del Premio Nobel a favore dei disabili e nel 1998 nasce il Comitato "Il Nobel per i disabili", diretto da Franca Rame. La nostra amata signora imposta il lavoro come al solito: con il massimo rigore. Le associazioni e i privati che chiedono aiuto al Comitato dovranno presentare certificati, bilanci e tutto quanto serva a capire se le richieste provengono da chi ne ha realmente bisogno.
Ben presto ci si accorge che l’assegno del Nobel non è assolutamente sufficiente per rispondere in modo adeguato a tutte le richieste che arrivano al Comitato. Parte, quindi una campagna di raccolta fondi, con spettacoli e produzione di litografie, e inizia una collaborazione con Volkswagen. Oltre al denaro del Premio Nobel, Franca riesce a ottenere la sponsorizzazione di Volkswagen (per un miliardo e 720 milioni) e di Banca Popolare di Milano (per 60 milioni). Franca acquista 39 pulmini per altrettante associazioni di disabili.
Per cinque anni il Comitato lavora alacremente, alla fine di ogni spettacolo Franca e Dario chiedono agli spettatori di acquistare le litografie - che nel frattempo sono in vendita anche sul sito Commercioetico.it - e di devolvere offerte per il Comitato. Ogni iniziativa è buona per raccogliere fondi, la raccolta è continua e costante e appena c’è qualche soldo in cassa si acquistano altri pulmini, si aiuta una famiglia in difficoltà...
Un brutto giorno di giugno nel 2004 Franca si accorge che un assegno di 7.200 euro è transitato su un conto corrente bancario chiuso quattro anni prima, e da lì scopre che dal sedicente commercialista Luciano Silva (molto attivo, sempre presente e a disposizione, che si prodigava totalmente per il comitato guadagnandosi l'intera fiducia della famiglia) è stata architettata una serie di astute truffe ai danni del Comitato "Il Nobel per i disabili", al quale da anni vengono sottratte ingenti somme di denaro.
Immediatamente la famiglia Fo compera alcuni spazi nei maggiori quotidiani italiani, annunciando che il collaboratore è stato licenziato in tronco e che quindi non ha più nulla a che fare con il Comitato. Comincia un’opera di verifica e controllo capillare.
Malgrado tutta questa brutta vicenda il Comitato per i disabili vive e lotta insieme a noi. Dario e Franca continuano la loro attività di aiuto per chi ne ha bisogno e il ricavo delle splendide stampe e fotolito che vedete sul nostro sito vanno ad aiutare i disabili. Perché a quei due signori lì non li ferma nessuno!

NOTA: alla fine Il Nuovo Comitato un Nobel per i Disabili O.N.L.U.S. è riuscito a venire a capo di tutta questa squallida storia e siamo riusciti a evitare che la truffa subita togliesse denaro alle nostre iniziative solidali, anche grazie alla condanna di Luciano Silva, che ha stabilito non solo la restituzione del denaro ma pure il danno morale per il Comitato.
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi!